Come gestire tossicodipendenza e alcoldipendenza nei luoghi di lavoro: obblighi, procedure e normativa

Tossicodipendenza e alcoldipendenza nei luoghi di lavoro: cosa deve fare l'azienda secondo l'Intesa Stato-Regioni
Una guida pratica e normativa per non sbagliare
Il tema della tossicodipendenza e dell'alcoldipendenza in ambito lavorativo è spesso sottovalutato o gestito in modo approssimativo. Eppure, parliamo di situazioni che toccano direttamente:
- la salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/08)
- i diritti della persona (Costituzione, Legge 300/70 - Statuto dei Lavoratori)
- le responsabilità penali e civili dell'impresa
L'Intesa Stato-Regioni del 18 settembre 2008 fornisce istruzioni operative molto precise, spesso ignorate o poco conosciute.
Vediamo nel concreto cosa deve succedere quando si sospetta o si accerta un caso di dipendenza.
Riferimenti normativi principali
- D.Lgs. 81/2008: Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 18, art. 41)
- Legge 309/1990: Testo unico sulle tossicodipendenze
- Legge 125/2001: Legge quadro sull'alcol e problemi correlati
- Accordo Stato-Regioni del 18 settembre 2008: "Intesa sulla individuazione delle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro o per la sicurezza, l'incolumità o la salute di terzi"
- Legge 300/1970: Statuto dei lavoratori (riservatezza e diritti)
Cosa deve fare il Datore di Lavoro
- Identificare le mansioni a rischio: il datore di lavoro deve individuare le mansioni che comportano rischi elevati (es. conduzione mezzi, uso di macchinari pericolosi, lavori in quota, ecc.) in collaborazione con il RSPP e il medico competente.
- Attivare la sorveglianza sanitaria specifica: per i lavoratori addetti a queste mansioni deve obbligatoriamente prevedere visite mediche preventive, periodiche e su richiesta del medico competente, che includano accertamenti su tossicodipendenza o alcoldipendenza.
- Collaborare con il Medico Competente: deve supportare le attività di controllo senza accedere direttamente ai dati sanitari (rispettando il GDPR e la privacy).
- In caso di positività: sospendere dalle mansioni a rischio. Il lavoratore deve essere sospeso temporaneamente dalle mansioni che comportano rischi per sé e per gli altri.
- Garantire tutela occupazionale: non può licenziare il lavoratore solo per la dipendenza. Deve agevolare, ove possibile, mansioni alternative o percorsi di reinserimento.
- Gestire il caso con riservatezza: è vietato divulgare o utilizzare impropriamente dati sanitari. Solo il medico competente e il lavoratore gestiscono le informazioni.
Cosa NON può fare il datore di lavoro
- Non può fare test tossicologici o alcolemici autonomamente: solo il medico competente può farli.
- Non può licenziare direttamente per tossicodipendenza o alcoldipendenza: senza un percorso medico formale e certificato è nullo.
- Non può divulgare dati sanitari: vietato diffondere anche informalmente l'informazione.
- Non può improvvisare procedure: deve attenersi all'accordo Stato-Regioni e alle normative vigenti.

Cosa deve fare il MEDICO COMPETENTE
- Definire il protocollo sanitario: deve elaborare un programma di sorveglianza che preveda accertamenti periodici mirati per i lavoratori a rischio.
- Effettuare accertamenti mirati: con il consenso informato del lavoratore, il medico può effettuare analisi del sangue, delle urine, test tossicologici o alcolemici.
- Collaborare con il Ser.D: in caso di positività, deve coinvolgere i Servizi pubblici per le dipendenze per valutazioni specialistiche e piani terapeutici.
- Rilasciare il giudizio di idoneità: sulla base delle condizioni cliniche del lavoratore, il medico competente stabilisce: idoneità piena, idoneità con limitazioni, inidoneità temporanea (con sospensione dalle mansioni a rischio).
- Proteggere la privacy: deve trasmettere al datore di lavoro solo il giudizio di idoneità, senza dettagli clinici.
Cosa NON può fare il medico competente
- Non può diagnosticare direttamente una tossicodipendenza: può solo sospettarla e attivare il Ser.D.
- Non può sospendere il rapporto di lavoro: può solo esprimere giudizi di idoneità o inidoneità.
- Non può violare la riservatezza: deve comunicare esclusivamente ciò che è necessario per la gestione della sicurezza.
Procedura Operativa in caso di accertamento di dipendenza
- Fase 1. Identificazione mansioni a rischio: Datore di lavoro + RSPP + Medico competente
- Fase 2. Inserimento nella sorveglianza sanitaria: Medico competente
- Fase 3. Accertamenti tossicologici o alcolemici: Medico competente
- Fase 4. In caso di positività, sospensione temporanea e invio al Ser.D: Medico competente
- Fase 5. Attivazione percorso terapeutico-riabilitativo: Ser.D + Lavoratore
- Fase 6. Verifica di idoneità per il rientro: Medico competente
- Fase 7. Eventuale reinserimento o ricollocazione: Datore di lavoro
Gestire correttamente i casi di tossicodipendenza o alcoldipendenza in azienda non è solo un obbligo di legge, è una responsabilità concreta verso i tuoi lavoratori e la sicurezza di tutti.
Se hai dubbi su come applicare le procedure, come agire nel rispetto delle normative o come proteggere davvero la tua azienda da rischi e sanzioni, affidati a chi conosce il campo.
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