Visite mediche del lavoro: quando sono obbligatorie e chi deve farle

Le visite mediche aziendali rappresentano un tassello fondamentale nella tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Non si tratta solo di un obbligo previsto dal D.Lgs. 81/08, ma di una misura concreta per prevenire malattie professionali e ridurre il rischio di infortuni sul luogo di lavoro.
Tuttavia, non tutte le aziende e non tutti i lavoratori sono soggetti agli stessi obblighi. In questo articolo scopriamo quando le visite mediche sono obbligatorie, chi deve effettuarle, quali tipologie esistono, e quali sono le sanzioni in caso di omissione.
Quando sono obbligatorie le visite mediche aziendali?
Secondo l'art. 41 del D.Lgs. 81/08, la sorveglianza sanitaria è obbligatoria quando i lavoratori sono esposti a rischi specifici, individuati nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Le visite mediche sono obbligatorie in presenza di:
- Lavori a rischio rumore, sostanze chimiche, amianto, radiazioni o agenti biologici
- Movimentazione manuale di carichi
- Lavori su videoterminali per più di 20 ore settimanali
- Mansioni con rischio di stress lavoro-correlato, fatica fisica o turni notturni
- Utilizzo di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) specifici per lungo tempo
- Lavoratori minorenni o soggetti a categorie protette
Chi deve effettuare le visite mediche aziendali?
Le visite mediche aziendali devono essere effettuate esclusivamente dal Medico Competente, nominato dal datore di lavoro.
Le tipologie principali di visita sono:
- Visita preventiva: prima di assegnare il lavoratore a una mansione a rischio
- Visita periodica: generalmente ogni anno o con cadenza definita dal medico
- Visita su richiesta del lavoratore, se correlata a rischi per la salute
- Visita per cambio mansione, qualora comporti nuovi rischi
- Visita alla cessazione del rapporto di lavoro, se prevista
- Visita straordinaria, dopo assenze prolungate (>60 giorni per motivi di salute)
Il giudizio di idoneità espresso dal medico deve essere documentato e archiviato.
Le visite sono obbligatorie anche per il lavoro da ufficio?
Sì, anche chi lavora in ufficio può essere soggetto a visita medica se utilizza un videoterminale (PC) per più di 20 ore settimanali. In tal caso, la visita deve essere periodica, ogni 2 o 5 anni in base all'età del lavoratore.
Cosa rischia il datore di lavoro se non rispetta l'obbligo?
L'omissione della sorveglianza sanitaria espone il datore di lavoro a sanzioni gravi, sia dal punto di vista amministrativo che penale.
- Mancata attivazione della sorveglianza sanitaria obbligatoria: da €2.500 a €6.400 + arresto fino a 3 mesi
- Assenza di nomina del medico competente: da €3.000 a €7.200
- Inadempienza alla visita richiesta dal medico competente: sanzione amministrativa e segnalazione all'ASL/INL
- Mancata archiviazione dei giudizi di idoneità: da €1.200 a €4.800
Cosa deve fare un'azienda per essere in regola?
- Valutare i rischi con un DVR aggiornato
- Nominare un medico competente in possesso dei requisiti
- Programmare le visite mediche secondo la periodicità stabilita
- Conservare correttamente tutta la documentazione sanitaria
- Informare i lavoratori sugli obblighi e sui diritti legati alla sorveglianza sanitaria
È importante non aspettare i controlli per mettersi in regola: la sorveglianza sanitaria è un investimento per la tutela dei lavoratori e la continuità aziendale.
Le visite mediche aziendali non sono una formalità, ma un requisito indispensabile per garantire la sicurezza e il benessere sul lavoro. La mancata osservanza degli obblighi non solo espone a sanzioni, ma può generare danni gravi in caso di infortuni o malattie professionali.
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